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I luoghi

Bellinzona, chiesa di S. Biagio

La chiesa è citata per la prima volta in documenti  risalenti al 1237, ma si ha ragione di credere che sia stata costruita su aree di edifici chiesastici che potevano risalire al VII o VIII secolo.
Il campanile quadrangolare è stato ricostruito nel XV secolo.

Sulla facciata a capanna domina un monumentale affresco raffigurante S. Cristoforo, individuato da Gilardoni come "maestro di S. Biagio". Della stessa mano sono gli affreschi della lunetta sopra la porta principale e alcuni di quelli all'interno.
L'interno, a tre navate, oltre alle pareti dipinte presenta anche colonne laterali con affreschi, i più interessanti dei quali sono quelli raffiguranti S. Agata e S. Bartolomeo.
Sull'arco trionfale spiccano una Madonna della Misericordia e un'Annunciazione, opera del "maestro di S. Abondio" (1340 circa). Nell'abside affrescata dal "maestro di S. Biagio" si trovano gli Evangelisti, figure di Apostoli e una Crocifissione.

A questo artista si devono anche alcuni santi sulla parete meridionale, mentre Il frammento di Crocifissione è opera di anonimo della fine del '300.
In controfacciata sono raffigurati santi (XIV-XV sec.) affrescati da diversi artisti.
Interessante, sulla parete settentrionale, una tela della Vergine con Bambino firmata "Domenicus di Lugano" (1520).
Degna di nota l'acquasantiera in granito, opera di artisti locali del 16. secolo.
Più volte trasformata in epoca barocca e rinnovata nel 1890, la chiesa fu restaurata nel 1912 e ripristinata delle forme medioevali.

Nel 1433 fu dotata di un organo, il più antico della regione. Divenne parrocchiale nel 1920.

Intorno al 1360 furono eseguiti una serie di affreschi in facciata attribuiti al cosiddetto Maestro di San Biagio.

Nella chiesa si trova l'organo a canne Mascioni opus 1057, costruito nel 1983.

A trasmissione integralmente meccanica, ha due tastiere di 58 note e una pedaliera concavo-radiale di 30.

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