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I luoghi

Bellinzona, oratorio del Corpus Domini

L’Oratorio del Corpus Domini, situato a sud est della Collegiata, apparteneva alla Confraternita del SS. Sacramento, costi­tuita nel 1535, quando ancora non erano state istituite le attuali parrocchie della “plebe”. L’edificio acquistato dalla Confraternita nel 1584 è stato trasformato e arricchito successivamente all’interno di quella che una volta era la Parrocchia Plebana della Col­legiata, gestita dal Capitolo della Collegiata. La sua estensione andava da Cadenazzo ad Arbedo. Le testimonianze di questo “influsso” sono tuttora presenti in alcuni arma­di della Collegiata stessa, che contengono cassetti riservati alle varie “Parrocchie” di quello che oggi forma il Vicariato del Bellinzonese.
L’oratorio del Corpus Domini è un edificio rettangolare ricavato da una casa patrizia trasformata in luogo di culto nel secolo XVI. Sopra il portale un frammento d’affresco del secolo XVII, raffigurante l’Adorazione del Santissimo. All’interno la navata è suddivisa in tre campate con volta a botte lunettata. La ricca e pregevole decorazione a stucco policromo è opera di Domenico Pacciorini di Ravecchia (1640); degna di nota è la scena dell’Annunciazione nella lunetta. I dipinti dell’Ultima cena e dell’Incoronazione della Vergine risalgono alla prima metà del Seicento e sono opera di Salvatore Pozzi di Valsolda. Di altra mano e assai interessanti sono le rappresentazioni a soggetto eucaristico situate nelle lunette laterali (secolo XVII). L’altare barocco in marmo è del 1770 circa.
L’aspetto attuale dell’Oratorio è invece da ricondurre agli interventi eseguiti probabilmen­te alla fine dell’Ottocento, quando la gran parte dell’intonaco delle pareti venne rifatta a base cementizia, fu eseguita la decorazione a finto marmo e furono sostituite parte del­le finestre. Allo stesso periodo risale verosimilmente anche il tinteggio azzurro della volta.
L’oratorio è stato recentemente oggetto di un accurato e raffinato restauro.

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