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I luoghi 2022

Cabbio, chiesa dell'Ascensione (o di S. Salvatore)

La chiesa dell'Ascensione o di San Salvatore a Cabbio, preceduta da un bel sagrato, su un ampio terrazzo all'entrata nord del villaggio, documentata dal 1554, fu ricostruita tra gli anni 1780 e 1795 dall'architetto Raffaele Agustoni e consacrata nel 1818. Parrocchiale dal 1821. Restauri nel 1944 (sottomurazioni), 1954 (tetto), 1960-1963 (facciata), 1980-1982 (tetto, esterno), 2003-2006 (tetto, interno). L'imponente edificio tardobarocco a navata unica presenta due cappelle laterali, transetto e coro semicircolare; sagrestia e campanile posti a settentrione.

La facciata a due ordini di lesene (doriche e ioniche) con angoli smussati e timpano spezzato di Simone Cantoni di Muggio del 1807. All'interno la navata è coperta con volta a vela e cupola sopra la crociera; piatte paraste e un cornicione riccamente profilato costituiscono la strutturazione architettonica cui si subordina il decoro a stucco di Domenico Fontana di Muggio, del 1787 circa.

Gli affreschi con le Storie della Passione di Gesù e del Battista, distribuiti sulle pareti del coro e nelle cappelle laterali sono opera di tre diversi pittori.

Gli episodi nel coro (Cattura e Crocifissione di Gesù) e nella cappelle del transetto (Cristo davanti a Caifa, deriso, spogliato e inchiodato alla croce) del 1792 spettano a Domenico Pozzi di Castel San Pietro; gli altri episodi nel coro (Preghiera nell'orto del Getsemani, Deposizione) sono del pittore Luigi Morgari di Torino, della prima metà del secolo XX.

Le Storie del Battista (Battesimo, Predica, Condanna di Erode, Decollazione) e della Passione di Gesù nelle cappelle della navata e in controfacciata (Flagellazione, Incoronazione di spine, Derisione, Ultima Cena, il Cireneo, Caduta, Incontro con le pie donne) sono attribuiti a Filippo Comerio, della fine del secolo XVIII. Il presbiterio cinto da una balaustra di marmo d'Arzo del secolo XVIII, ha un altare maggiore neoclassico del 1826 opera di Francesco Rossi e tela con l'Ascensione di Gesù, della metà del secolo XVII. La cappella della Madonna del Rosario, a destra, ha un altare tardo barocco in stucco della fine del secolo XVIII, con statua lignea dipinta della Madonna, del secolo XIX, contornata dai Misteri dipinti su rame nel 1641 da Giovan Battista Discepoli detto lo Zoppo di Castagnola.

La Cappella del Crocifisso, a sinistra, con altare simile al precedente, reca una pala con la Deposizione di Gesù e Sant'Albino vescovo, anteriore al 1599, in ancona lignea coeva (ridipinta), nel cui frontone si trova una piccola tela con Dio Padre del 1792, dipinto dal Pozzi; tutt'intorno stanno quattordici dipinti su carta con Santi, dei secoli XVII-XIX; gli stucchi del 1794 si devono ai fratelli Rocco e Giacomo Cantoni.

Le due cappelle in navata hanno altari neoclassici attribuiti a Luigi Fontana di Muggio con statue degli anni 1835-1840 di San Giuseppe a destra, e dell'Angelo custode a sinistra, in marmo dipinto; il fonte battesimale è in pietra.

Alla parete destra della navata: organo del 1809 attribuito all'organaro Carlo Bossi di Bergamo, contornato da una tenda in stucco retta da putti; di fronte: pulpito concepito similmente, tutte opere della fine del secolo XVIII. In sagrestia: statua lignea ridipinta della Madonna col Bambino di scuola nordica dell'inizio del secolo XVI; tela con il Crocifisso e le Anime purganti di Luigi Morgari.

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